Filicudi la cui superfice misura 9,5 Kmq, era anticamente chiamata Phoenicodes per il gran numero di felci presenti sull'isola. Gli abitanti sono circa 250.
Versanti scoscesi e coste rocciose, caratterizzano questa piccola isola formata da un gruppo di crateri tra i quali il più alto è Fossa delle Felci (773 m).
Filicudi è dotata di due approdi, Filicudi Porto e Pecorini mare. Quest'ultimo, attualmente, non è praticabile dagli aliscafi e dalle navi.
Si approda dunque a Filicudi Porto, una bella ed ampia insenatura dominata a sinistra ( per chi arriva dal mare) da Capo Graziano, una fortezza naturale dove sono visibili i resti di un villaggio preistorico.
La zona degli scavi è recintata, e per visitarla ci si rivolge ad un guardiano.
I basamenti in pietra delle capanne e le pregiate ceramiche rinvenute, oggi esposte a museo di Lipari, testimoniano l'importanza dell'isola sin dall'età del bronzo.
Nelle spiagge di Filicudi non c'è sabbia ma solo ciottoli arrotondati. La più "in" è Le Punte; la si può raggiungere a piedi dal molo.
In alternativa, Pecorini mare o la spiaggia del porto.
Via mare è d'obbligo una tappa all'ampia Grotta del Bue Marino larga 30 m e cosi chiamata dai vecchi pescatori perchè, forse, qui trovava rifugio la foca monaca.
Il mare, nel tempo, ha formato una deliziosa spiaggetta sul fondo, e l'ampiezza e la profondità consentono alle imbarcazioni di potervi entrare.
Poco lontano si erge in mezzo al mare l'altissimo scoglio di origine vulcanica che per la sua forma è chiamato La Canna.